Wednesday, May 14, 2014

Bratislava

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement.

Bratislava, magico melange

di Paolo Casicci

Una piccola Gerusalemme con l'anima asburgica. Tra piazze, pub, chiese e la nuova vita della capitale slovacca

Le piazze barocche color pastello che videro incoronare undici sovrani Asburgo. Lo skyline del quartiere Petralka e i suoi palazzoni in technicolor, straniante eredità del comunismo. I wine bar dove gustare l'ultima generazione di vini locali, premiati fino in Francia. E, poi, le memorie laceranti di una vivacissima comunità ebraica, richiamo per i pellegrini ortodossi di mezzo mondo, che ne fanno una seconda, piccola Gerusalemme. 

Ancora adesso, come trent'anni fa al Claudio Magris di Danubio, Bratislava suggerisce l'idea «che la storia, passando, abbia dimenticato qua e là tante cose, ancora piene di vita, che riaffiorano». Raggiungere mete insperate al crocevia delle epoche sembra in effetti il destino di questa città, che ha archiviato il secolo breve diventando capitale della Slovacchia e, ora, vede schizzare il proprio Pil pro capite: tra i più alti d'Europa. Qui, tra qualche anno, si potrà arrivare da Vienna sfrecciando in auto elettrica, lungo la prima autostrada europea attrezzata per le vetture ecologiche. Al momento, si può arrivare da Roma in un'ora. (14 maggio 2014)

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