Thursday, March 6, 2014

Calidad de Vida

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement.

Qualità della vita, Vienna è la migliore.
Milano in ritardo sugli altri centri finanziari

La capitale austriaca domina nella classifica della società di consulenza Mercer. Tanta Europa nella top ten, Milano è al 41esimo posto complessivo e batte Roma, dieci posizioni più indietro. Il confronto tra il capoluogo lombardo e le altre piazze finanziarie

MILANO - Scegliete Zurigo se volete stabilità politica e certezza delle leggi, Londra o Francoforte per la qualità di servizi pubblici e trasporti. Per avere il meglio concentrato in una sola città, allora il trasferimento è suggerito in quel di Vienna. E' infatti la capitale austriaca a domniare la classifica della qualità della vita stilata dalla società di consulenza Mercer, firma internazionale che si occupa di capitale umano e investment consulting per le maggiori aziende globali.

L'indice che raggruppa 223 città in tutto il mondo è costruito in base a 10 parametri, che vanno dalla politica all'ambiente economico passando per natura, scuola, attività ricreative e beni di consumo e certifica come la vita in Europa sia migliore rispetto al resto del mondo: quasi tutta la top 10 è occupata da città del Vecchio continente. Il podio del 2013, alle spalle della capitale austriaca, è completato da Zurigo e quindi da Auckland, nella stessa sequenza dell'anno precedente.

Foto. La classifica di migliori e peggiori

Quanto all'Italia, Roma e Milano sono in un trend di miglioramento rispetto alle passate edizioni: sono rispettivamente 51esima e 41esima in gradiatoria, ma avvicinano Londra che è ormai da 3 anni stazionaria al 38esimo posto. Tra
i principali indicatori, la Capitale la spunta sul centro finanziario italiano per qualità delle abitazioni e - con un distacco consistente - per l'ambiente naturale. Ma il capoluogo lombardo si rifa per ambiente economico e servizi pubblici, totalizzando un risultato complessivo migliore.

Proprio al mondo economico è rivolta in particolare la ricerca, che serve sia per orientare le politiche di remunerazione delle aziende internazionali e soppesare correttamente le richieste di trasferimenti in altri Paesi sia per aiutare le amministrazioni locali a indirizzare gli investimenti. Per Milano, che dell'Italia è la capitale finanziaria, rimane un distacco di 3 punti quanto ad "ambiente economico" da Vienna (fatto 100 il risultato di Milano, la capitale austriaca è a 103). Ma è soprattuto alle voci "ambiente politico e sociale", "abitazioni" e "salute" che si consuma il gap maggiore tra la miglior città al mondo e la migliore italiana, con distacchi nell'ordine dei 20 punti. Le opportunità ricreative sono quello che invece gli austriaci ancora invidiano ai meneghini. La tabella di seguito mostra come si colloca Milano in rapporto agli altri principali centri finanziari europei:

QUALITA' DELLA VITA NEI CENTRI FINANZIARI EUROPEI (base Milano=100)
 MILANOFRANCOFORTELONDRAMADRIDPARIGIZURIGO
Ambiente politico e sociale (stabilità politica, crimine, presidio legislativo)1001139693100122
Ambiente economico (regolazioni degli scambi valutari, servizi bancari)100103103103103103
Ambiente socio culturale (censura, limitazioni alla libertà personale)1001009595100100
Servizi pubblici e trasporti (elettricità, acqua, trasporto pubblico, ingorghi stradali)100110109103107105

La ricerca mostra una dinamica interessante che si sta affermando: "In un’economia mondiale che sta diventando sempre più globale, le città diverse dai tradizionali centri finanziari e commerciali stanno lavorando per migliorare la loro qualità della vita così da diventare sempre più interessanti e attraenti per le aziende straniere", spiega Elena Oriani, global mobility leader di Mercer. "L’indagine di quest’anno riconosce il cosiddetto ‘secondo livello’ o città ‘emergenti’ ed indica alcuni esempi nel mondo. Queste città hanno investito in maniera massiccia nelle proprie infrastrutture e hanno attratto investimenti stranieri tramite incentivi fiscali, sulle abitazioni e facilitazioni all’entrata. Le città emergenti diventeranno i maggiori player con cui dovranno competere i tradizionali centri finanziari e le capitali", aggiunge Oriani.

Per fare un esempio si può andare in Polonia, Paese sempre più associato alla delocalizzazione di qualità da parte dell'industria tricolore, dove Wroclaw si posiziona 107esima ed è una città europea emergente. "A partire dall’ingresso della Polonia nell’Unione Europea, Wroclaw ha registrato una crescita economica tangibile, in parte dovuta al proprio pool di talenti, una migliorata infrastruttura ed investimenti diretti esteri ed interni. La Ue ha anche nominato Wroclaw Capitale Europea della Cultura per il 2016", conclude Oriani.

@lexricciardi
(23 febbraio 2014)