Tuesday, August 5, 2014

Etna ilumina Sicilia

Volcan Etna.    FOPLADE

L'Etna illumina la notte, la punta dello stivale dallo spazio

Wednesday, May 21, 2014

Sin palabras

FOPLADE

Sin palabras

Naturaleza

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement.

Il trio più inaspettato del mondo. È quello formato da un orso bruno, una tigre del Bengala e un leone africano, legati da un'amicizia che supera le leggi della natura. Vivono insieme nell'Arca di Noè

Il libro della giungla in uno zoo. L'amicizia di un leone, una tigre e un orso

Monday, May 19, 2014

El mundo es contrastante ahora lo vemos desde México.

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement. Messico, Photoshop non c'entra: c'è una linea tra ricchi e poveri
La linea di demarcazione tra lusso e degrado, in questi scatti, è così netta da far sembrare le immagini modificate al computer. E invece questi luoghi immortalati in Messico sono esattamente così: da una parte i poveri, dall'altra i ricchi. Le quattro fotografie aeree sono di Oscar Ruiz per la campagna di sensibilizzazione Erase the Differences - "Cancella le differenze" - ideata dall'agenzia Publicis di Mexico City.

(a cura di Pier Luigi Pisa)

Wednesday, May 14, 2014

Il razzismo

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre.


'Il razzismo? Si combatte con l'ironia'
La risposta di Barbara Ababio, candidata
sindaco in una roccaforte leghista

Offese pesanti, attacchi inconsulti al suo colore delle pelle, bersaglio delle offese più becere. Ma lei, giovane di origini ghanesi in corsa con Sel per la carica di sindaco nel comune di Porcìa (Pordenone), reagisce con una campagna elettorale all'insegna dell'intelligenza: 'Il nero snellisce'

'Il razzismo? Si combatte con l'ironia' 
La risposta di Barbara Ababio, candidata 
sindaco in una roccaforte leghista
Barbara Ababio
L’offesa più gentile è “non ho pregiudizi per il colore della sua pelle ma per le idee che certa gente ha”. Ma sul profilo Facebook (e su altre bacheche virtuali) di Barbara Alabio, nata a Palermo 23 anni fa da genitori ghanesi, commessa in un centro commerciale, mediatrice culturale e candidata sindaco di Sel nella roccaforte leghista di Porcìa (Pordenone), si trova di molto peggio: chi scrive “dalla faccia è tutto un programma”, chi la invita a prendere un barcone e tornarsene a casa e chi ha postato la foto di una scimmia.

Da quando si è ritagliata un ruolo pubblico, Ababio è bersagliata dal razzismo più becero, come a suo tempo l’ex ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge (le due donne sono spesso accomunate negli epiteti xenofobi) o il calciatore del Milan Mario Balotelli.

All’Espresso racconta: “Appena mi sono candidata sono cominciati a piovermi addosso insulti di ogni genere. Ho scoperto che in questa terra il razzismo è sottile: non puoi oltrepassare una certa linea. Insomma, commessa sì, sindaco no”. Qualche mese fa, spiega, quando si è rivolta a un agente immobiliare per affittare un’abitazione si è vista sbattere la porta in faccia, “perché la gente non vuole affittare la casa a extracomunitari”, e a poco è servito spiegare che lei è italiana a tutti gli effetti e il Ghana, patria dei suoi genitori, lo ha visto solo in fotografia. Ora che è in piena campagna elettorale, le accade di essere insultata anche per strada. “Ma quello che più mi colpisce è la diffidenza che sento nei miei confronti. Addirittura c’è chi è arrivato a definire la mia candidatura come una provocazione. Perché non si pensa la stessa cosa di altri candidati che sono bianchi, maschi e italiani?”.

Barbara Ababio vive da dieci anni a Porcia. Dal circolo in cui è impegnata come interprete e mediatrice culturale è nata l’idea di presentare una lista multietnica, in un comune guidato da due legislature da un sindaco leghista: su 24 candidati, 15 sono “nuovi italiani”. Vengono dal Burkina Faso e Togo, dall’Algeria e dalla Tunisia, dalla Turchia, dal Bangladesh e dalla Repubblica Dominicana, tutte “persone nate qui, che a volte non hanno alcun legame con la terra d’origine e che hanno voglia di fare politica dove sono nati e vivono”.

Il 25 maggio dovrà vedersela con una destra divisa - Forza Italia da una parte, Lega e Fratelli d’Italia dall’altra – ma anche con il Pd che “non ha voluto le primarie” e con il Movimento 5 Stelle: in tutto sono sette gli aspiranti sindaci che si sfideranno al primo turno.

Agli attacchi razzisti ha deciso di replicare “usando questo bellissimo colore che porto addosso, il nero, come un punto di forza”. Lo ha fatto con ironia e intelligenza, con slogan quali “Il nero snellisce”, sottotitolo “i costi della politica per i cittadini”, “Nero su bianco” per promettere maggiore trasparenza, “Lista nera” per condannare le discriminazioni, o “Fuori i neri”, dove per nero si intende il lavoro sommerso, il precariato e le delocalizzazioni (con riferimento al caso della non lontana Electrolux).
Da ultimo, sulla sua bacheca Facebook, tra tanti insulti, è comparso un gradito messaggio: “Ciao Barbara! Forza!” Firmato Cécile Kyenge. Fonds pour les investissements et le développement. 

Bratislava

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement.

Bratislava, magico melange

di Paolo Casicci

Una piccola Gerusalemme con l'anima asburgica. Tra piazze, pub, chiese e la nuova vita della capitale slovacca

Le piazze barocche color pastello che videro incoronare undici sovrani Asburgo. Lo skyline del quartiere Petralka e i suoi palazzoni in technicolor, straniante eredità del comunismo. I wine bar dove gustare l'ultima generazione di vini locali, premiati fino in Francia. E, poi, le memorie laceranti di una vivacissima comunità ebraica, richiamo per i pellegrini ortodossi di mezzo mondo, che ne fanno una seconda, piccola Gerusalemme. 

Ancora adesso, come trent'anni fa al Claudio Magris di Danubio, Bratislava suggerisce l'idea «che la storia, passando, abbia dimenticato qua e là tante cose, ancora piene di vita, che riaffiorano». Raggiungere mete insperate al crocevia delle epoche sembra in effetti il destino di questa città, che ha archiviato il secolo breve diventando capitale della Slovacchia e, ora, vede schizzare il proprio Pil pro capite: tra i più alti d'Europa. Qui, tra qualche anno, si potrà arrivare da Vienna sfrecciando in auto elettrica, lungo la prima autostrada europea attrezzata per le vetture ecologiche. Al momento, si può arrivare da Roma in un'ora. (14 maggio 2014)

Muerte

FOPLADE-   REPORTERA MUERTA


Repubblica Centrafricana, fotoreporter francese uccisa in un'imboscata


 El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. 

Hermosa

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Nicole Kidman: "Ecco la mia Grace" Al festival di Cannes il cinema è donna

Sudafrica

FOPLADE- 



 Un'esperienza unica. Preistorica, almeno secondo una celebre versione cartoon del tempo che fu. Quella che mostriamo, infatti, è un particolarissimo resort creato in grotte nelle Cederberg Mountains del Sudafrica. L'effetto Flintstones è più che evidente e la lontananza dai trilli dei cellulari, dall'inquinamento acustico e da traffico fanno il resto.  Si dorme all'interno di una delle minigrotte opportunamente attrezzate, ma l'effetto preistoria è assicurato, anche grazie a pitture rupestri antiche fino a 6mila anni di corredo. La riserva si chiama Kagga Kamma e offre anche l'opportunità di dormire sotto il cielo stellato, in una stanza all'aperto (Outcrop open air room) disegnata ad hoc, con un contorno di montagne maestose e lo spettacolare cielo dell'emisfero Sud. Ogni grotta è costruita con rocce che sono parte dello stesso ambiente e vi si mescolano piacevolmente e hanno una terrazza privata. Il costo parte da 200 euro circa a notte. L'idea risale al 1986, quando i nuovi proprietari delle tre fattorie esistenti, Willie e Pieter de Waal e Pieter Loubser, costruirono il primo cottage di pietra per gli ospiti. Gli ospiti cominciarono a innamorarsi del sito, fino a indurre i proprietari a creare via via l'attuale villaggio preistorico. Kagga Kamma si trova a 250 chilometri da Cape Town e offre agli ospiti tutto quel che si conviene a chi cerca una vacanza in Sudafrica, dalla mountain bike alle gite in quad, dal trekking al safari 
(foto ©HOTSPOTMEDIA/IBERPRESS)
 
[14 maggio 2014]El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre.




Wednesday, April 23, 2014

Rescatados

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre.

Rescatados



Intrappolati su un'isola deserta, scrivono Sos sulla sabbia: salvi

Monday, April 7, 2014

Terrible

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Ruanda, la fiaccola in memoria del genocidio brucerà per cento giorni

Aperte le celebrazioni a Kigali in ricordo dei massacri avvenuti venti anni fa, iniziati nella notte tra il 6 e il 7 aprile del 1994. Il presidente Paul Kagame ha presieduto la comemorazione, tornando ad indicare il ruolo della Francia nel massacro  

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KIGALI - Si ufficialmente aprono oggi a Kigali le cerimonie di commemorazione del genocidio compiuto venti anni fa in Ruanda: il presidente Paul Kagame accenderà una torcia che continuerà a bruciare per cento giorni, esattamente il tempo che durarono i massacri iniziati dopo che nella notte tra il 6 ed il 7 aprile 1994, il Falcon 50 dell'allora presidente, Juvenal Habyarimana, venne abbattuto mentre si trovava in fase di atterraggio su Kigali. Almeno 800mila persone - la maggior parte delle quale tutsi e oppositori hutu - vennero massacrati dagli estremisti hutu. Le commemorazioni inizieranno con la deposizione di una corona al memoriale sul genocidio e l'accensione della torcia nello stadio Amahoro della capitale. Presenti, tra gli esponenti della comunità internazionale, l'ex premier Tony Blair, il presidente sudafricano Thabo Mbeki ed il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon.
Il presidente ruandese paul kagame è

Il discorso del presidente Kagame. Tornando, neanche tanto velatamente, all'attacco nei confronti del ruolo della Francia svolto durante i massacri, il presidente ruandese Paul Kagame ha detto: "Nessun paese è abbastanza potente, anche se pensa di esserlo, da cambiare i fatti", ha detto in inglese, "dopo tutto i fatti sono testardi", ha aggiunto questa volta in francese, scatenando un coro di acclamazioni da parte dei 30.000 spettatori, riuniti allo stadio Amaharo di Kigali. Già sabato Kagame, in un'intervista a Jeune Afrique, aveva accusato la Francia di aver partecipato all'organizzazione e all'esecuzione del genocidio del 1994. Affermazioni che hanno provocato una reazione dell'Eliseo, inizialmente annullando la partecipazione del suo ministro della giustizia alle cerimonie di oggi, salvo poi decidede di inviare il suo ambasciatore, che però è stato prontamente dichiarato persona non grata alle cerimonie ufficiali.

Balladur: "Una menzogna interessata". L'ex primo ministro francese Edouard Balladur, in carica dal 1993 al 1995, durante il genocidio in Ruanda, ha definito "una menzogna interessata" le accuse del capo dello stato ruandese, Paul Kagame, che coinvolgono Parigi nella carneficina. Ai microfoni di Europe 1, Balladur si è rammaricato per il fatto che Parigi abbia pensato di inviare un ministro a Kigali per le commemorazioni del massacro, poichè "gli incidenti (diplomatici, ndr) che si verificano erano prevedibili, tenendo conto di Kagame e dei suoi abituali usi".

Le parole di Ban Ki-moon - Per la ricorrenza il segretario generale delle nazioni unite Ban Ki-moon ha diffuso un messaggio in cui invita a ricordare gli oltre 800.000 "Innocenti" massacrati. "Non dobbiamo mai smettere di ricordare gli innocenti brutalmente assassinati e di rendere omaggio al valore e alla forza dei sopravvissuti. Prendiamo esempio - ha proseguito Ban ki- monn - dalla capacità dei ruandesi di unirsi e dimostrare che la riconciliazione è possibile, anche dopo una tragedia di tali proporzioni. Rendiamo omaggio alla loro determinazione nel rinnovare il paese e aprire la strada a un futuro sicuro e prosperoso. Sono onorato - ha concluso il segretario generale dell'Onu - di essere invitato a prendere parte alla commemorazione, e sarò in Ruanda per celebrare questo momento solenne con gli abitanti del paese".




 FOND DU PLACEMENT PER DEVELOPPEMENT OVERSEAS CORPORATION.

Thursday, March 6, 2014

Calidad de Vida

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement.

Qualità della vita, Vienna è la migliore.
Milano in ritardo sugli altri centri finanziari

La capitale austriaca domina nella classifica della società di consulenza Mercer. Tanta Europa nella top ten, Milano è al 41esimo posto complessivo e batte Roma, dieci posizioni più indietro. Il confronto tra il capoluogo lombardo e le altre piazze finanziarie

MILANO - Scegliete Zurigo se volete stabilità politica e certezza delle leggi, Londra o Francoforte per la qualità di servizi pubblici e trasporti. Per avere il meglio concentrato in una sola città, allora il trasferimento è suggerito in quel di Vienna. E' infatti la capitale austriaca a domniare la classifica della qualità della vita stilata dalla società di consulenza Mercer, firma internazionale che si occupa di capitale umano e investment consulting per le maggiori aziende globali.

L'indice che raggruppa 223 città in tutto il mondo è costruito in base a 10 parametri, che vanno dalla politica all'ambiente economico passando per natura, scuola, attività ricreative e beni di consumo e certifica come la vita in Europa sia migliore rispetto al resto del mondo: quasi tutta la top 10 è occupata da città del Vecchio continente. Il podio del 2013, alle spalle della capitale austriaca, è completato da Zurigo e quindi da Auckland, nella stessa sequenza dell'anno precedente.

Foto. La classifica di migliori e peggiori

Quanto all'Italia, Roma e Milano sono in un trend di miglioramento rispetto alle passate edizioni: sono rispettivamente 51esima e 41esima in gradiatoria, ma avvicinano Londra che è ormai da 3 anni stazionaria al 38esimo posto. Tra
i principali indicatori, la Capitale la spunta sul centro finanziario italiano per qualità delle abitazioni e - con un distacco consistente - per l'ambiente naturale. Ma il capoluogo lombardo si rifa per ambiente economico e servizi pubblici, totalizzando un risultato complessivo migliore.

Proprio al mondo economico è rivolta in particolare la ricerca, che serve sia per orientare le politiche di remunerazione delle aziende internazionali e soppesare correttamente le richieste di trasferimenti in altri Paesi sia per aiutare le amministrazioni locali a indirizzare gli investimenti. Per Milano, che dell'Italia è la capitale finanziaria, rimane un distacco di 3 punti quanto ad "ambiente economico" da Vienna (fatto 100 il risultato di Milano, la capitale austriaca è a 103). Ma è soprattuto alle voci "ambiente politico e sociale", "abitazioni" e "salute" che si consuma il gap maggiore tra la miglior città al mondo e la migliore italiana, con distacchi nell'ordine dei 20 punti. Le opportunità ricreative sono quello che invece gli austriaci ancora invidiano ai meneghini. La tabella di seguito mostra come si colloca Milano in rapporto agli altri principali centri finanziari europei:

QUALITA' DELLA VITA NEI CENTRI FINANZIARI EUROPEI (base Milano=100)
 MILANOFRANCOFORTELONDRAMADRIDPARIGIZURIGO
Ambiente politico e sociale (stabilità politica, crimine, presidio legislativo)1001139693100122
Ambiente economico (regolazioni degli scambi valutari, servizi bancari)100103103103103103
Ambiente socio culturale (censura, limitazioni alla libertà personale)1001009595100100
Servizi pubblici e trasporti (elettricità, acqua, trasporto pubblico, ingorghi stradali)100110109103107105

La ricerca mostra una dinamica interessante che si sta affermando: "In un’economia mondiale che sta diventando sempre più globale, le città diverse dai tradizionali centri finanziari e commerciali stanno lavorando per migliorare la loro qualità della vita così da diventare sempre più interessanti e attraenti per le aziende straniere", spiega Elena Oriani, global mobility leader di Mercer. "L’indagine di quest’anno riconosce il cosiddetto ‘secondo livello’ o città ‘emergenti’ ed indica alcuni esempi nel mondo. Queste città hanno investito in maniera massiccia nelle proprie infrastrutture e hanno attratto investimenti stranieri tramite incentivi fiscali, sulle abitazioni e facilitazioni all’entrata. Le città emergenti diventeranno i maggiori player con cui dovranno competere i tradizionali centri finanziari e le capitali", aggiunge Oriani.

Per fare un esempio si può andare in Polonia, Paese sempre più associato alla delocalizzazione di qualità da parte dell'industria tricolore, dove Wroclaw si posiziona 107esima ed è una città europea emergente. "A partire dall’ingresso della Polonia nell’Unione Europea, Wroclaw ha registrato una crescita economica tangibile, in parte dovuta al proprio pool di talenti, una migliorata infrastruttura ed investimenti diretti esteri ed interni. La Ue ha anche nominato Wroclaw Capitale Europea della Cultura per il 2016", conclude Oriani.

@lexricciardi
(23 febbraio 2014)

Wednesday, February 26, 2014

Salvaje

FOPLADE- El mundo, su naturaleza, los derechos del hombre. Fonds pour les investissements et le développement.

Friday, February 14, 2014

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Terrible

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Thursday, February 13, 2014

Fusión nuclear

FOPLADE- Fusione nucleare, primo storico risultato in California
Fusione nucleare, primo storico risultato in California
Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a ottenere più energia da una fusione atomica rispetto a quella bruciata per innescarla, creando una sorta di piccola stella artificiale. Si ipotizza produzione di fonte di energia illimitata e pulita
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NEW YORK - Un passo avanti molto importante nella ricerca sull'energia nucleare è stato fatto lo scorso autunno al Livermore National Laboratory in California, laboratorio di ricerca del dipartimento dell'energia degli Stati Uniti. Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a ottenere più energia da una fusione atomica rispetto a quella bruciata per innescarla, creando una sorta di piccola stella artificiale. Lo rivela un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature.

La fusione è il processo che alimenta il Sole e le altre stelle e comporta plasmare i nuclei degli atomi per rilasciare energia al posto di scinderli, come nel caso della fissione, principio alla base della bomba atomica. Il sogno di produrre energia pulita grazie al primo processo viene rincorso dagli scienziati da anni e oggi sembra un po' più vicino. I ricercatori hanno sparato 192 raggi laser su una minuscola sfera, generando una reazione di fusione che ha scatenato un'enorme quantità di energia per una piccola frazione di secondo. Anche se in versione ridotta, hanno creato in questo modo condizioni simili a quello che accade di continuo alle stelle. "Per la prima volta in assoluto abbiamo ottenuto più energia dalla combustione rispetto a quanto è stato impiegato per la combustione" da quando si usa questa tecnica, ha detto Omar Hurricane, principale autore dello studio.

Anche se secondo il team di scienziati, tra cui c'è anche l'italiano Riccardo Tommasini, il risultato è ancora "modesto" è tuttavia superiore alle stime e più vicino rispetto a "qualunque altro risultato ottenuto prima" per la realizzazione di energia da fusione, ha concluso Hurricane. La resa dell'esperimento è stata infatti 10 volte maggiore di quanto era stato ottenuto in precedenza.

La ricerca è però ancora lontana dal raggiungimento di quella fase che viene chiamata tecnicamente "accensione", dove si genera più energia di quanta se ne consumi nel contesto generale dell'esperimento: cosa che accadrebbe solo con reazioni a catena autosufficienti, senza le quali l'energia prodotta dalla fusione non sarebbe conveniente. L'esperimento segna però un decisivo passo avanti, dopo anni di risultati modesti, sulla strada per una fonte di energia a basso costo e potenzialmente illimitata da usare sulla Terra.
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